Folies

Henri e Brigitte de Colbert hanno una grande passione per il loro castello, il castello di Flauguergues, tramandato nella loro famiglia da più di 300 anni.

Si puo’ ammirarne il giardino alla francese, l’orangerie e il parco all’inglese, il giardino dei 5 sensi e il giardino di bambu’.

Nel 18esimo secolo queste residenze estive dell’aristocrazia di Montpellier si trovavano in un contesto rurale.

Oggi, in questa calma assoluta, interrotta solo dal canto degli uccelli, ci sembra incredibile immaginare che la più antica folie della città si trovi in centro, vicino al quartiere di Millenaire.

L’eleganza del posto é il luogo ideale per le molteplici collezioni; oggetti insoliti e superbe tappezzerie olandesi. Le sculture e i balconi in ferro battuto ci trasportano all’epoca d’oro della nobiltà di Montpellier.

Ma Flauguergues é anche uno degli ultimi domaine viticoli rimasto in città, che produce vini di qualità e che é stato pioniere nel campo dell’oneoturismo, organizzando visite e degustazioni presso il castello per offrire un’esperienza del vino a tutto tondo.

Un nuovo marchio di garanzia viene ad aggiungersi da poco nei 25 ettari di vigneti iscritti nel progetto Vinofolia, l’etichetta “vigneti di qualità”.

A completare l’offerta di questa esperienza enoturistica,  il ristorante Folia, nell’edificio annesso, seduce gli appassionati di gastronomía.

I bimbi corrono nel giardino, le signore si ritrovano in salotto per l’ora del té mentre il signore siede alla sua scrivania e scrive alcune lettere.

Questa Folie, la cui sagoma si staglia tra i pini, ci immerge nel cuore della storia di Montpellier attraverso la vita di Boussairolles, una delle più importanti famiglie della città.

La vita del castello della Mogère segue i cambiamenti nel corso dei secoli, da Fulcran Limozin, segretario del Re che acquista il Domaine nel 1706, fino al visconte di Saporta, da nove generazioni e attuale proprietario.

Tra quadri di famiglia, oggetti provenienti dai vari viaggi e pitture, il decor attraversa le quattro stagioni e ci trasporta nel passato.

Il visconte attraversa i saloni arredati con mobili dell’epoca di Luigi XV o in stile imperoe porta i suoi ospiti in un giardino tanto all’inglese quanto alla francese, in cui statue, acquedotti ed un magnfico buffet, classificato come monumento storico, si stagliano all’ombra dei pini.

Questo edificio del XVIII secolo é una delle più belle Folie di Montpellier. Fu costruito nel 1632, al posto di un antico podere e fonde patrimonio e combina vino e patrimonio.

Frutto di una lunga tradizione viticola, le vigne si trovano nel Domaine dell’’AOP di Saint-Georges d’Orques. Fin dal suo ingresso, si resta affascinati dall’eleganza di questa dimora.

Due ceppi di vite intrecciati, visibili sulla facciata, simbolizzano la natura viticola di questi luoghi.

Sul frontone della porta, tre angeli circondati da rose simbolizzano l’amore, la festa e le cerimonie baccanali. Il vino,  di nuovo il vino e la festa ovviamente. Perché c’è sempre una buona occasione per festeggiare in questo Domaine, che organizza regolarmente incontri ed aperitivi per gli amatori.

Ciliegina sulla torta, non dimenticate di fare un giro al museo del vino dell’Engarran, che mette in scena gli strumenti che sono serviti all’azienda agricola dal 1885.

Nel parco, si possono scoprire i giardini alla francese, attorno ai due stagni circondati da statue che proseguono in un buffet d’acqua, il tutto crea un ambiente molto poetico

Il castello di Castries costituisce, col suo giardino alla francese e il suo acquedotto, uno dei più importanti monumenti della regione.

La costruzione dell’attuale castello su un antico palazzo gotico inizia nel 1565. Nel XVII secolo, René Gaspard della Croce di Castries vede riconosciute le sue qualità dal re Luigi XIV, il quale eresse la baronia del marchese.

Il marchese fa realizzare la grande scalinata della sala, poi il giardino. Riceve la fonte di Fontgrand dal vescovo di Montpellier e chiede a Paul Riquet (Canal du Midi) di erigere la piantina dell’acquedotto. Durante la rivoluzione, il Castello viene saccheggiato, confiscato come bene nazionale e venduto. Al giorno d’oggi, il castello è proprietà della comune di Castries. Esso è costruito con la pietra locale ed uno stile rinascimentale e un’architettura molto sobria.